Negli ultimi sei anni alcune aziende sudafricane produttrici di armi si sono arricchite vendendo materiale bellico agli eserciti coinvolti nella guerra nello Yemen. Queste aziende, si legge in un rapporto dell’organizzazione non profit Open Secrets, potrebbero essere complici di gravi abusi dei diritti umani. Dal 2015 imprese sudafricane come la Rheinmetall Denel Munitions hanno esportato armi e altri prodotti per 165 milioni di euro in Arabia Saudita e per altri 277 milioni negli Emirati Arabi Uniti, scrive il sito sudafricano Daily Maverick. Queste esportazioni comprendono pezzi di artiglieria pesante e relative munizioni, fucili, veicoli blindati e software usati per bloccare le comunicazioni. Il materiale è stato usato dalle forze saudite ed emiratine contro i ribelli yemeniti huthi, con conseguenze devastanti per la popolazione civile. Dall’inizio della guerra nello Yemen più di 128mila persone sono state uccise da bombe, armi da fuoco e mine.

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Questo articolo è uscito sul numero 1409 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati