A un primo ascolto, il nuovo album dell’artista rnb di New Orleans Dawn Richard pubblicato dall’etichetta Merge (quella di Arcade Fire, Neutral Milk Hotel e Superchunk) può sembrare strano, ma in realtà ha perfettamente senso. Anzitutto perché Richard ha passato l’ultimo decennio a seguire una propria strada personalissima che la liberasse da qualunque convenzione e da qualunque stereotipo. Second line è un’incursione nel passato: la madre dell’artista è presente in tutti gli interludi tra un pezzo e l’altro, e il tema centrale dell’album è l’essere donna, nera e musicista elettronica in un contesto musicale che fa fatica a non considerarla solo un’interprete di musica scritta da altri. In Second line Dawn Richard si trasforma nel suo alter ego King Creole, “un’assassina di stereotipi, una ragazza nera del sud arrivata a un punto di svolta della sua carriera”. Second line può sembrare solo un album dance ma è anche molto di più: è musica per divertirsi ma anche per riflettere. Il brano Pressure, con la sua derivazione dal bounce di New Orleans (un sottogenere dell’hip hop) e il suo ritornello euforico, è l’esempio più calzante della capacità di Richard di mescolare i generi.
Jasmine Kent-Smith, Resident Advisor
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Questo articolo è uscito sul numero 1408 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati