Colpo di stato digitale
◆ L’articolo di Shoshana Zuboff sul capitalismo della sorveglianza (Internazionale 1404) analizza la società dell’informazione e le distorsioni alla base del suo sviluppo e propone alcune soluzioni certamente condivisibili: nuove norme antitrust, nuova dichiarazione dei diritti cognitivi, mettere fine alla raccolta dei dati. Tuttavia, mi sembra che si debba aggiungere un elemento fondamentale che riguarda l’educazione. Educare significa fornire gli strumenti per gestire nel modo migliore i pericoli che si nascondono dietro gli schermi e per vivere in una società dell’informazione che è in continuo cambiamento. La società ha bisogno di persone che abbiano la capacità di comprendere come il futuro dipenda dalle migliaia di scelte che si fanno durante la giornata, e che la libertà di poter scegliere, senza suggerimenti algoritmici, deve essere protetta e mai data per scontata. Davide Russo
Il futuro è già qui
◆ Nell’articolo sulla siccità e la privatizzazione dell’acqua in Australia (Internazionale 1403) ho scoperto lo scellerato Water Act australiano del 2007. Qui non si tratta della cronica, anche se spesso dimenticata, carenza d’acqua dei paesi africani o di paesi come il Nicaragua (Internazionale 1397), ma di un paese industrializzato e occidentale. La lotta al capitale e alle disuguaglianze per la tutela dell’ambiente e le sfide per un mondo più equo e accogliente passano anche e soprattutto da questo: fare in modo che l’acqua resti un bene pubblico e collettivo e ne venga garantito l’accesso a tutta la popolazione. Giacinta Marseglia
La storia su Woody Allen e Mia Farrow
◆ Woody Allen un giorno incontrò il suo mito Groucho Marx: “Non aveva i baffi. Sembrava uno di quegli zii pieni di battute che non divertono nessuno”, rivelò poi. Quando impareremo che sono le opere a dover essere svelate e non gli autori a essere mitizzati? Continuiamo a guardare Manhattan e Io e Annie, nel peggiore dei casi diremo di aver goduto di un film capolavoro realizzato da un maniaco sessuale, cosa non così rara nella storia dell’arte. Se ci vergogniamo di aver celebrato in passato una persona che poi si è rivelata un infame, smettiamo di mitizzare i vip. Roberto Mazzoleni
Errata corrige
◆ A pagina 87 di Internazionale 1404 la frase corretta è “come cercare il Fiore azzurro nel Sahara”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1405 di Internazionale, a pagina 12. Compra questo numero | Abbonati