Durante il vertice in Turchia che dovrebbe precedere i ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan, fissato al 1 maggio, il presidente Ashraf Ghani proporrà un piano per la pace alternativo a quello suggerito da Washington. Lo rivela la Reuters, illustrando le tre fasi del piano di Ghani: la prima prevede la creazione di un consenso intorno a un accordo politico e un cessate il fuoco monitorato dalla comunità internazionale; nella seconda ci sarebbero le elezioni presidenzali e la creazione di un nuovo sistema politico; nella terza si dovrebbe preparare la cornice di una nuova costituzione e la reintegrazione di combattenti e rifugiati. La conferenza di aprile è un’iniziativa appoggiata dagli Stati Uniti che vedrà anche la partecipazione dell’Onu. Il governo di Kabul, però, ha fatto sapere che vuole prima concordare un programma con i taliban. Nel frattempo, scrive il New York Times, Washington sta cercando di definire alcuni dettagli dell’accordo firmato a febbraio 2020 con i taliban. In particolare gli Stati Uniti vorrebbero limitare le operazioni militari dei taliban contro le forze afgane offrendo in cambio il rilascio di tutti i prigionieri taliban e la fine delle sanzioni dell’Onu contro i ribelli. L’obiettivo è contenere le violenze e permettere agli statunitensi di ritirarsi dal paese come previsto, anche se le trattative di pace dovessero fallire.
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Questo articolo è uscito sul numero 1404 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati