L’eroe del romanzo di Luc Lang, François Rey, chirurgo di cinquant’anni che ama la vita e la caccia, appartiene a una specie in via di estinzione. Lo spirito del tempo sopporterà ancora a lungo questo tipo di uomo desideroso di piegare uomini, bestie e dei sotto la propria volontà di ferro? La tentazione si apre su una scena magnifica: è autunno in Savoia, François sta per sparare. Disturbato dal passaggio di un’auto, ferisce l’animale in fuga. Colto dal rimorso, lo trova e si prende cura di lui: pur essendo un cacciatore, François resta un medico. Ambivalenza di un uomo che distrugge e ripara. Al faccia a faccia tra François e l’animale Luc Lang ne sovrappone un altro, forse anche più violento: quello di François con la sua famiglia. La moglie cerca una via di fuga nella religione. Il figlio ha rinunciato alla medicina per la finanza. E sua figlia si è innamorata di un uomo dalle dubbie attività. Mondi che s’ignorano e che presto si scontreranno. Lang illustra così l’eterna lotta tra l’uomo e i suoi demoni. Etienne de Montety, Le Figaro

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Questo articolo è uscito sul numero 1402 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati