Cinque forti esplosioni hanno scosso il 7 marzo Bata, una città di duecentomila abitanti sulla costa della Guinea Equatoriale. A scoppiare sono stati i depositi di esplosivi della base militare di Nkoantoma, che secondo alcune ricostruzioni sarebbero stati raggiunti dalle fiamme di un fuoco appiccato nei vicini campi. L’onda d’urto ha danneggiato gran parte degli edifici e delle case del centro abitato, causando 98 morti e 615 feriti, scrive il sito AhoraEg. Il presidente Teodoro Obiang Nguema, al potere dal 1979, ha attribuito l’incidente alla negligenza dell’unità militare incaricata di gestire gli esplosivi. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1400 di Internazionale, a pagina 21. Compra questo numero | Abbonati