Le nostre scelte alimentari sono influenzate dalle persone con cui pranziamo. È emerso analizzando 38 milioni di acquisti effettuati in un campus universitario svizzero, monitorati per otto anni grazie a pagamenti con smartcard. Circa 830 dei 39mila consumatori anonimi sono stati classificati come “coppie” per gli acquisti molto simili effettuati alla mensa, al ristorante o al distributore automatico. Ma quando subentrava un nuovo compagno, cambiavano le loro abitudini passando a diete diverse, più o meno salubri, spiega la rivista Proceedings of the Acm on Human-Computer Interaction. Chi aveva stretto amicizia con un “mangiatore sano” comprava, nell’arco di sei mesi, 5,71 alimenti sani in più e 1,13 alimenti non sani in meno. Chi invece aveva cominciato a frequentare un “mangiatore poco sano” tendeva a comprare alimenti meno salutari, ma il cambiamento era meno significativo.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1399 di Internazionale, a pagina 91. Compra questo numero | Abbonati