Nella notte tra il 25 e il 26 febbraio l’aviazione statunitense ha attaccato le milizie filoiraniane nell’est della Siria, uccidendo almeno ventidue combattenti. Secondo il Pentagono, l’operazione militare, la prima condotta dall’amministrazione di Joe Biden, è una risposta ai recenti attacchi delle milizie filoiraniane contro le forze della coalizione guidata dagli Stati Uniti in Iraq. Il quotidiano libanese L’Orient-Le Jour commenta che l’operazione “risponde a un obiettivo delicato per Joe Biden: chiarire ad avversari e alleati che è pronto a mostrare i muscoli contro Teheran senza però escludere la possibilità di un’uscita diplomatica”. Il 3 marzo dieci razzi hanno colpito la base aerea di Ayn al Asad, nell’ovest dell’Iraq, che ospita soldati statunitensi.
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Questo articolo è uscito sul numero 1399 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati