Nel libro New queer photography (Verlag Kettler 2020) il curatore tedesco Benjamin Wolbergs ha raccolto le immagini di cinquanta fotografi e fotografe lgbt che in paesi diversi si sono interessati alla rappresentazione della sessualità. Il progetto è cominciato nel 2017 quando Wolbergs ha scoperto i lavori di Florian Hetz: “Le sue foto esplorano i limiti della bellezza. I corpi sono distorti, accorciati, intrecciati, tagliati; ritratti attraverso angolazioni intime ma insolite.”
Da lì Wolbergs ha cominciato a fare ricerche su riviste, siti e soprattutto social network, affacciandosi in un universo di fotografi delle comunità lgbt che in tutto il mondo, con sguardi e stili diversi, sono riusciti a sfidare i pregiudizi per riflettere sul modo in cui la società considera l’omosessualità, la transessualità e gli stereotipi di genere.
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“Alcuni hanno esplorato il concetto d’identità di genere in tutta la sua fluidità, giocandoci in modo naturale e disinibito”, dice Wolbergs. Tra questi c’è lo spagnolo Gerardo Vizmanos, che fotografa corpi nudi in pose plastiche e scultoree, ma senza volto; il londinese Jan Klos nella serie Queens at home ha invece fotografato delle drag queen nelle loro case, lontane dalle luci del palcoscenico su cui si esibiscono; il canadese Hao Nguyen ritrae i suoi soggetti dall’aspetto androgino in posizioni sensuali mentre guardano nell’obiettivo come se si scattassero dei selfie.
Altri lavori scelti da Wolbergs ricordano che essere gay o lesbica in alcuni paesi vuol dire ancora oggi essere emarginati o bersaglio di violenze. È il caso, per esempio, delle foto scattate dal neozelandese Robin Hammond a molte coppie che dall’Africa alla Russia sono costrette a nascondere la loro relazione a causa di minacce e abusi; o della serie Rainbow girls, in cui la tedesca Julia Gunther racconta la battaglia di un gruppo di donne nere lesbiche contro la discriminazione razziale e l’omofobia in una township di Città del Capo, in Sudafrica.
“Penso che molti di questi progetti possano dare più visibilità alle comunità lgbt. Ancora oggi i mezzi d’informazione trasmettono per lo più un’idea di genere obsoleta, noiosa e anche piuttosto tossica. Con questo libro invece vorrei mostrare e celebrare modelli estetici alternativi”, dice Wolbergs.
◆ Il libro New queer photography, curato da Benjamin Wolbergs, è stato pubblicato da Verlag Kettler nel 2020. Raccoglie le immagini di cinquanta fotografi e fotografe, con testi di Benjamin Wolbergs e Ben Miller, del museo Schwules di Berlino dedicato all’omosessualità. Attualmente è disponibile solo in lingua inglese.
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Questo articolo è uscito sul numero 1397 di Internazionale, a pagina 66. Compra questo numero | Abbonati