◆ Quest’immagine, scattata da un astronauta a bordo della Stazione spaziale internazionale, mostra le miniere d’oro illegali che si trovano nella regione di Madre de Dios, nel sudest del Perù, nel cuore della foresta pluviale amazzonica. Le miniere, che solitamente sono poco visibili dallo spazio a causa della copertura nuvolosa, brillano intensamente grazie al riflesso della luce solare, mentre più a sinistra si vede il percorso tortuoso del fiume Inambari e dei suoi canali. Le miniere appaiono come centinaia di bacini pieni d’acqua, scavati dai garimpeiros (minatori informali). Ogni bacino è circondato da aree fangose prive di vegetazione. Questi tratti disboscati seguono il corso di antichi fiumi che depositavano sedimenti, tra cui l’oro. Il Perù è il sesto produttore d’oro al mondo e la regione di Madre de Dios ospita un gran numero di miniere illegali. Le persone che si guadagnano da vivere con quest’attività sono decine di migliaia. L’estrazione dell’oro è la principale causa di deforestazione nella regione e provoca anche un forte inquinamento da mercurio. Tra le miniere d’oro c’è la cittadina di Nueva Arequipa, attraversata dalla Carretera interoceánica, un’autostrada inaugurata nel 2011 che collega il Perù al Brasile. La distruzione della foresta sta avanzando velocemente, ma ci sono alcune aree protette, tra cui la riserva nazionale Tambopata.–Nasa
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Questo articolo è uscito sul numero 1397 di Internazionale, a pagina 91. Compra questo numero | Abbonati