Benee (Harry Were)

Durante la pandemia, le canzoni sulla solitudine toccano un nervo scoperto. Supalonely, il singolo di Benee, era stato scritto pensando a una relazione tossica ma è diventato una colonna sonora per adolescenti annoiati dal lockdown. La canzone è fantastica e per fortuna tutto il debutto Hey u x prova che non si tratta solo di un fenomeno da TikTok. L’artista neozelandese si rivolge alla generazione Z, i suoi coetanei, con un album caleidoscopico fatto di sintetizzatori vivaci e ottimi testi. L’approccio caotico e onnivoro può disorientare ma funziona con i temi affrontati da Benee. È deliziosamente crudele in Plain, dov’è affiancata da Lily Allen, mentre in C U ricorda la smania poetica di Arlo Parks, astro nascente della musica britannica. Un debutto promettente.

Roisin O’Connor, The Independent

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Questo articolo è uscito sul numero 1391 di Internazionale, a pagina 74. Compra questo numero | Abbonati