Quest’immagine, scattata da un astronauta a bordo della Stazione spaziale internazionale durante il sorvolo della penisola dell’Alaska, mostra un incontro avvenuto poco prima dell’alba tra due fenomeni atmosferici, l’aurora boreale e la luminescenza notturna (airglow). L’aurora boreale, riconoscibile dal colore verde, sembra intersecare la fascia più sottile della luminescenza notturna, che ha varie sfumature dal giallo al rosso. Il Sole che sorgerà presto, ma è ancora nascosto dalla Terra, aggiunge all’immagine una fascia dal colore blu intenso lungo l’orizzonte. Le luci delle città nelle province canadesi della Columbia Britannica e dell’Alberta si uniscono alle stelle per “decorare” ulteriormente il paesaggio.
L’aurora boreale e la luminescenza notturna sono visibili ad altitudini simili, ma sono il risultato di processi fisici diversi. La luminescenza notturna è un tipo di chemiluminescenza: l’emissione di luce dipende dalle interazioni chimiche tra ossigeno, azoto e altre molecole nella parte superiore dell’atmosfera. È un fenomeno che si verifica sempre e ovunque nel mondo, ma è più facile da osservare nelle ore notturne.
L’aurora boreale, invece, nasce dall’interazione tra l’energia solare e il campo magnetico terrestre. Quest’ultimo convoglia l’energia nella parte alta dell’atmosfera, dove interagisce con gli stessi atomi della luminescenza (soprattutto ossigeno e azoto). È per questo che a volte i due fenomeni producono colori simili.–Nasa
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Questo articolo è uscito sul numero 1377 di Internazionale, a pagina 99. Compra questo numero | Abbonati