Inquinamento Secondo uno studio pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences, l’inquinamento atmosferico in Cina causa tra 1,5 e 2,2 milioni di vittime all’anno. I ricercatori hanno analizzato la concentrazione tra il 2000 e il 2016 delle polveri sottili PM2,5, oltre alle condizioni meteorologiche e altri parametri. Le aree più inquinate sono risultate quelle di Pechino e di Tianjin, e la parte meridionale della provincia dell’Hebei. Quelle meno inquinate sono invece la Mongolia Interna, il sudest del Tibet e l’ovest del Sichuan. Complessivamente le polveri sottili PM2,5 avrebbero causato più di 30 milioni di morti premature tra gli adulti.
Cicloni Almeno tre persone sono morte nel passaggio del ciclone mediterraneo Ianos, con venti fino a 120 chilometri all’ora, sulla regione della Tessaglia, in Grecia. Un’altra persona risulta dispersa. Più di cinquemila case sono state danneggiate negli allagamenti nella città di Karditsa.
Piogge Le alluvioni senza precedenti che hanno colpito cinque delle dieci regioni dell’Etiopia hanno lasciato 200mila persone senza casa.
Ghiaccio Nel 2020 lo scioglimento della banchisa artica estiva ha registrato il livello più alto dal 2012. Lo rivela uno studio basato sulle osservazioni satellitari presentato dal National snow and ice data center statunitense.
Malaria Una zanzara di origine asiatica portatrice della malaria, la Anopheles stephensi, che si è adattata alla vita urbana, potrebbe diffondersi in decine di città africane mettendo a rischio cento milioni di persone. La zanzara ha raggiunto il corno d’Africa intorno al 2012, sostiene uno studio pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences.
Elefanti Il governo del Botswana ha dichiarato che la morte di 330 elefanti nella regione del delta dell’Okavango, nel nord del paese, sarebbe stata causata da un batterio. Secondo Mmadi Reuben, veterinario presso il ministero della fauna selvatica e dei parchi nazionali, le neurotossine cianobatteriche tossiche sarebbero state prodotte da un’alga che prolifera nelle acque stagnanti.
Cetacei Circa 380 globicefali (Globicephala melas) sono morti dopo essersi arenati nella baia di Macquarie, nell’isola australiana della Tasmania (nella foto). I soccorritori stanno cercando di salvare trenta esemplari ancora in vita, mentre altri cinquanta sono stati aiutati a tornare al largo.
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Questo articolo è uscito sul numero 1377 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati