◆ Sul pianeta Marte, all’altezza dell’Equatore, in estate le temperature superano i 15 gradi centigradi di giorno, ma di notte precipitano a più di 75 gradi sottozero, a causa di un’atmosfera rarefatta che non trattiene il calore. Ai poli il freddo è ancora più intenso, con temperature oltre i 120 gradi sottozero.
Nonostante questo, Eric Vaz, professore di analisi geografica dell’università Ryerson a Toronto, in Canada, è convinto che sia possibile coltivare alcune piante terrestri su Marte. “D’altra parte, se vogliamo creare una colonia umana su quel pianeta sarà fondamentale portarci delle piante”, spiega Vaz. “Queste avrebbero un ruolo importante, perché assorbono l’anidride carbonica e riciclano l’acqua e l’ossigeno”. Secondo Vaz, si potrebbero far crescere in piccole aree circoscritte. Lo studioso ha cercato d’individuare le zone della Terra con le condizioni più simili a quelle del pianeta rosso, analizzando temperature, precipitazioni, altitudine e radiazioni solari. È risultato che tra le aree più simili c’è l’Artico canadese, in particolare l’isola di Devon, dove le temperature spesso superano i dieci gradi in estate e scendono a 50 gradi sottozero in inverno.
Vaz ha stabilito che le piante più adatte a essere portate su Marte sono quelle del genere Poa, un gruppo di piante erbacee perenni che comprende centinaia di specie diverse. “Oltre a resistere alle basse temperature e a forti radiazioni solari, occupano poco spazio, non hanno bisogno di molte cure e producono grandi quantità di semi”, spiega Vaz.
Le immagini a sinistra, scattate dal satellite Landsat 8 della Nasa, mostrano una parte dell’isola di Devon particolarmente ricca di piante delle specie Poa arctica e Poa abbreviata.–Adam Voiland (Nasa)
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Questo articolo è uscito sul numero 1374 di Internazionale, a pagina 95. Compra questo numero | Abbonati