La ricerca di un vaccino contro il covid-19 è diventata oggetto di rivalità tra potenze. Il paese che lo metterà a punto per primo potrà trarne un vantaggio anche in termini di soft power. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) segue più di 170 progetti di vaccino contro il Sars-cov-2 in tutto il mondo. La Cina ha investito grandi risorse e sostiene che presto potrà rifornire i paesi di cui vuole assicurarsi la clientela politica, soprattutto nel sudest asiatico.
La vera sorpresa è venuta da Mosca. L’11 agosto il presidente Vladimir Putin ha annunciato che il primo vaccino contro il covid-19 era appena stato brevettato in Russia. Putin intende consegnare un miliardo di dosi in venti paesi a partire da gennaio del 2021. Un altro vaccino dovrebbe essere brevettato a settembre, senza seguire la procedura riconosciuta a livello internazionale. Il presidente statunitense Donald Trump non poteva restare con le mani in mano a tre mesi dalle elezioni. Il 23 agosto ha annunciato un “passo avanti storico” nella lotta al virus, autorizzando la trasfusione del plasma sanguigno delle persone guarite ai pazienti ricoverati: un trattamento la cui efficacia lascia ancora scettici molti esperti. Secondo il Financial Times, Trump vuole fare pressione sull’agenzia statunitense per il farmaco (Fda) per accelerare lo sviluppo del vaccino da parte dell’azienda AstraZeneca, ma probabilmente il prodotto non sarà pronto prima delle elezioni.
La Commissione europea ha concluso degli accordi con cinque case farmaceutiche per assicurarsi che tutti i paesi dell’Unione siano riforniti appena un vaccino sarà giudicato efficace. Molti di questi vaccini sono nell’ultima fase dei test. L’approccio europeo è unitario, più saggio e più rispettoso delle procedure. Una corsa sfrenata al vaccino può offrire alcune soddisfazioni politiche al paese che la spunterà. Ma il vantaggio sarà di breve durata se verrà ottenuto a spese della salute dei cittadini. ◆ ff
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Questo articolo è uscito sul numero 1373 di Internazionale, a pagina 17. Compra questo numero | Abbonati