La moderna industria televisiva e cinematografica del Ghana, conosciuta come Ghallywood, ha cominciato la sua attività negli anni ottanta. Il presidente dell’epoca mandò molte persone a studiare cinema all’estero per investire poi nella produzione di film che aiutassero lo sviluppo economico e sociale del paese. I film di Ghallywood sono girati in location costose, soprattutto nella capitale Accra, in lingua inglese e con sceneggiature molto influenzate dalla cultura occidentale. Tuttavia dal 1996, quando il governo ha venduto il 70 per cento dell’attività a una società straniera, la produzione è calata in maniera significativa.
Negli ultimi anni si è affermata una piccola industria cinematografica chiamata Kumawood, perché nata nella città di Kumasi, nella regione di Ashanti. “Kumawood produce almeno dieci film al mese, con un budget tra i seimila e i 10mila euro, che escono in dvd dopo pochi giorni”, spiega il fotografo Lorenzo Maccotta, che nel 2019 ha seguito le riprese di alcuni film girati in Ghana.
Queste produzioni a basso costo sono ambientate soprattutto nei villaggi, con attori non professionisti e dialoghi improvvisati. “Una delle ragioni del loro successo è che sono recitate in twi, la lingua parlata da quasi il 70 per cento della popolazione locale”, continua Maccotta. Le storie raccontano la vita quotidiana e i problemi delle persone che vivono nella regione, come la mancanza di soldi o la sicurezza sulle strade.
“Kumawood sta rivitalizzando l’industria creativa del Ghana ed è considerata un importante veicolo culturale del paese e della diaspora”, dice Maccotta. (Foto Contrasto). ◆
**Lorenzo Maccotta **è un fotografo italiano nato a Roma nel 1982.
◆ Lorenzo Maccotta è un fotografo italiano nato a Roma nel 1982.
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Questo articolo è uscito sul numero 1341 di Internazionale, a pagina 58. Compra questo numero | Abbonati