Il 20 novembre il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha invocato una “pace dignitosa” per l’Ucraina mentre gli Stati Uniti hanno presentato un piano in 28 punti, visionato dall’Afp, che prevede la cessione alla Russia di vari territori, tra cui le regioni di Donetsk e Luhansk.

Queste due regioni rivendicate da Mosca, oltre alla Crimea annessa nel 2014, sarebbero “riconosciute come russe, anche dagli Stati Uniti”, in base al piano.

Kiev dovrebbe inoltre impegnarsi a non aderire alla Nato e non potrebbe ospitare forze di pace occidentali, ma aerei da combattimento europei sarebbero schierati in Polonia per proteggere l’Ucraina.

Un funzionario statunitense ha dichiarato all’Afp che il piano comprende garanzie di sicurezza per l’Ucraina, da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati europei, equivalenti a quelle della Nato, in modo da evitare un futuro attacco russo, confermando alcune informazioni riportate dalla stampa.

La Casa Bianca ha comunque sottolineato che le discussioni sono ancora in corso.

Il piano prevede anche che Kiev e Mosca si spartiscano, basandosi sull’attuale linea del fronte, altre due regioni nel sudest dell’Ucraina, Cherson e Zaporižžja. La sera del 20 novembre cinque persone sono morte in un bombardamento russo a Zaporižžja, capoluogo dell’omonima regione.

L’esercito ucraino dovrebbe ritirarsi da una parte della regione di Donetsk che ancora controlla, che diventerebbe una zona cuscinetto smilitarizzata ma appartenente alla Russia.

Kiev rinuncerebbe ad aderire alla Nato e inserirebbe quest’impegno nella sua costituzione.

Il progetto prevede inoltre che l’esercito ucraino sia limitato a 600mila effettivi, che i paesi della Nato s’impegnino a non schierare truppe in Ucraina e che gli aerei da combattimento europei facciano base in Polonia.

Russia, Ucraina e paesi europei firmerebbero un “patto di non aggressione”.

Se la Russia attaccasse nuovamente l’Ucraina dovrebbe affrontare una risposta militare “coordinata” della Nato e si vedrebbe reimporre le sanzioni internazionali.

In base al piano, Kiev sarà libera di aderire all’Unione europea.

Il piano si sofferma anche sulla ricostruzione dell’Ucraina, per la quale potranno essere usati beni russi congelati, e prevede lo svolgimento di elezioni in Ucraina entro cento giorni.

La centrale nucleare di Zaporižžja tornerebbe in funzione sotto la supervisione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) e l’elettricità prodotta andrebbe in parti uguali all’Ucraina e alla Russia.

L’attuazione dei 28 punti sarebbe supervisionata da un “consiglio di pace” presieduto da Donald Trump.

“Chiediamo una pace dignitosa, che rispetti la nostra sovranità e la dignità del popolo ucraino”, ha affermato Zelenskyj, dicendosi pronto a discutere nei prossimi giorni i dettagli del piano con Trump.

“È un buon piano sia per la Russia sia per l’Ucraina”, ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.