Dieci persone sono state soccorse in seguito all’affondamento da parte dei ribelli huthi del cargo Eternity C nel mar Rosso, mentre tre sono morte e dodici risultano disperse, ha affermato il 10 luglio la missione europea Aspides.
L’attacco, uno dei più letali condotti dagli huthi contro le navi in transito nel mar Rosso e nel golfo di Aden, segna un’escalation in questo corridoio marittimo essenziale per il commercio mondiale, mettendo a rischio un accordo di tregua concluso a maggio con gli Stati Uniti.
Dopo alcune settimane di calma, il 6 luglio gli huthi avevano attaccato la Magic Seas, il cui equipaggio era stato soccorso dalla marina degli Emirati Arabi Uniti, e tra il 7 e l’8 luglio la Eternity C. Entrambe le navi erano affondate.
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Tre filippini e un greco che erano a bordo della Eternity C sono stati recuperati durante la notte, “portando il totale delle persone soccorse a dieci”, ha affermato sul social network X la missione navale dell’Unione europea.
Al momento dell’attacco a bordo della nave portarinfuse battente bandiera liberiana c’erano venticinque persone.
L’8 luglio la missione Aspides aveva dichiarato all’Afp che tre persone erano morte e almeno due erano rimaste ferite, tra cui un elettricista russo che ha perso una gamba.
La sorte degli altri dodici membri dell’equipaggio rimane incerta.
Il 9 luglio gli huthi avevano affermato di aver “salvato” un numero imprecisato di persone e di averle portate in un “posto sicuro”. L’ambasciata statunitense nello Yemen aveva reagito accusando i ribelli di aver rapito alcuni sopravvissuti.
Gli huthi, sostenuti dall’Iran, hanno anche diffuso un video che mostra una potente esplosione sul ponte del cargo, prima dell’affondamento.
Dalla fine del 2023 gli huthi hanno attaccato decine di navi in transito nel mar Rosso e nel golfo di Aden sostenendo di agire in solidarietà con i palestinesi della Striscia di Gaza.
A maggio avevano avvertito che avrebbero continuato a prendere di mira le navi israeliane o legate a Israele, nonostante una tregua appena conclusa con Washington che aveva messo fine a settimane di bombardamenti statunitensi sullo Yemen.
La Magic Seas e la Eternity C sono state probabilmente attaccate “a causa di precedenti visite a porti israeliani o di legami tra i loro proprietari o gestori e Israele”, secondo il Joint maritime information center, gestito da una coalizione navale occidentale.