Il 13 giugno gli inquirenti hanno trovato una delle due scatole nere del Boeing 787 della compagnia Air India che era precipitato il giorno prima su un quartiere residenziale di Ahmedabad, nel nordovest del paese, causando almeno 265 morti.

“Il registratore dei dati di volo (Fdr) è stato trovato”, ha confermato sul social network X il ministro dell’aviazione civile Ram Mohan Naidu Kinjarapu. “Costituisce un passo avanti importante nell’inchiesta sulle cause dell’incidente”.

L’aereo, diretto all’aeroporto londinese di Gatwick, era precipitato meno di un minuto dopo il decollo, avvenuto alle 13.39 ora locale.

L’aereo aveva lanciato un allarme subito dopo essersi staccato da terra.

Il 13 giugno la coda dell’aereo è ancora visibile dalla strada, incastrata al secondo piano di un edificio residenziale che ospitava il personale medico di un vicino ospedale.

Secondo l’ultimo bilancio fornito da un funzionario della polizia locale, Kanan Desai, i soccorritori hanno estratto i corpi di 265 persone dai rottami dell’aereo e dalle macerie degli edifici.

Ventiquattro persone sono rimaste uccise a terra, secondo la polizia.

Una sola delle persone a bordo del volo 171, che in totale ne aveva 242, è sopravvissuta.

Vishwash Kumar Ramesh, un britannico d’origine indiana, era seduto nella parte anteriore sinistra dell’aereo, al posto 11a, vicino a una delle uscite d’emergenza.

“Subito dopo il decollo mi sono accorto che qualcosa non andava”, ha raccontato all’emittente tv indiana Dd dal suo letto d’ospedale.

“All’improvviso nell’aereo si sono accese delle luci verdi e bianche e poi c’è stato lo schianto. Non riesco a credere di essere ancora vivo”, ha dichiarato.

Il 13 giugno il primo ministro indiano Narendra Modi, originario dello stato del Gujarat, di cui Ahmedabad è la città principale, ha raggiunto il luogo dell’incidente e visitato i feriti.

L’incidente del 12 giugno è stato il primo a coinvolgere un Boeing 787 Dreamliner, un aereo a lungo raggio entrato in servizio nel 2011.

Gli uffici investigativi britannici e statunitensi hanno annunciato l’invio di squadre in India per collaborare con i colleghi indiani dell’Ufficio inchieste sugli incidenti aerei.

Secondo gli esperti, è ancora presto per dare una spiegazione alla catastrofe.

“L’aereo è progettato per poter volare anche con un solo motore, quindi non è da escludere un guasto a entrambi”, ha però affermato Jason Knight, dell’università di Portsmouth, nel Regno Unito.