Nella notte tra il 25 e il 26 maggio l’esercito russo ha condotto un attacco in Ucraina con un numero record di 355 droni, dopo che bombardamenti massicci nei due giorni precedenti avevano spinto il presidente statunitense Donald Trump a definire il suo collega russo Vladimir Putin “completamente pazzo”.
Secondo l’aeronautica militare ucraina, la Russia ha condotto un attacco con 355 droni, il dato più alto da quando è cominciata la guerra, e nove missili da crociera.
Il 26 maggio il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha denunciato “il senso d’impunità della Russia”, invitando i paesi occidentali a rafforzare le sanzioni per privare Mosca delle risorse che le permettono di continuare la guerra.
“L’Ucraina ha trascorso la terza notte consecutiva di terrore a causa degli attacchi massicci con droni e missili”, ha dichiarato.
Il 25 maggio Trump aveva affermato che Putin “è diventato completamente pazzo”, inasprendo i toni nei confronti del presidente russo, che continua a ignorare gli appelli per una tregua.
“Ho sempre avuto ottimi rapporti con Vladimir Putin, ma gli è successo qualcosa. È diventato completamente PAZZO!”, ha scritto Trump sul suo social network Truth Social.
Trump ha ribadito di volere una rapida fine della guerra tra Kiev e Mosca, ma nonostante l’ottimismo manifestato il 19 maggio dopo una conversazione telefonica di quasi due ore con il presidente russo, i bombardamenti sull’Ucraina si sono intensificati, causando tredici morti la mattina del 25 maggio.
“Sovraccarico emotivo”
Il Cremlino ha risposto il 26 maggio affermando che Putin sta difendendo la Russia e attribuendo le parole del presidente statunitense a un “sovraccarico emotivo”.
“Il presidente Putin sta facendo ciò che è necessario per garantire la sicurezza della Russia”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, definendo i bombardamenti una risposta agli attacchi ucraini con i droni in territorio russo.
Peskov ha aggiunto che la Russia apprezza l’impegno dell’amministrazione statunitense nell’organizzare colloqui diretti tra Mosca e Kiev in Turchia.
Lo stesso giorno il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che “Trump ha finalmente capito che finora Putin gli ha mentito”, auspicando che “la rabbia si traduca in azioni”. Macron si è detto favorevole a lanciare alla Russia un ultimatum per una tregua.
Intanto, il ministero della difesa russo ha rivendicato la conquista di due località nella regione di Sumy, nel nordest dell’Ucraina.