La seconda destinazione dei viaggi di Internazionale è la Bulgaria: attraverseremo il paese in treno dal 9 al 18 ottobre, in compagnia di Andrea Pipino, editor di Europa di Internazionale; Marco Carlone, fotogiornalista e videomaker esperto di Balcani; e con scrittori, traduttrici, docenti e storici del posto.

Tra tutti i paesi dell’Europa ex comunista entrati nell’Unione europea negli ultimi vent’anni, la Bulgaria è forse quello ancora oggi meno conosciuto. Certo, ormai ci sono i voli low cost e nelle strade di Sofia e Plovdiv i turisti non sono più una rarità come nei primi anni novanta. Ma il paese che ha dato il nome alla penisola balcanica – i monti Balcani sono la catena della Stara Planina (Vecchia montagna), che attraversa il territorio bulgaro da ovest a est – rimane per molti versi un luogo di mistero. Agli occhi degli occidentali è ancora imbevuto dei miti del balcanismo e percepito come la propaggine più orientale del continente europeo, per questo vittima di diversi stereotipi tipici dell’orientalismo.

Se poi si considera che per decenni è stata la nazione più isolata, dopo l’Albania, del blocco comunista, e che quegli anni hanno lasciato un’impronta difficile da cancellare nel modo con cui in occidente è raccontata e rappresentata, allora si capisce che la Bulgaria è un luogo che merita di essere visitato e conosciuto meglio. Anche perché è una terra ricchissima di tradizioni e di straordinaria bellezza: dai borghi sul mar Nero alla steppa danubiana, dalle montagne dei Rodopi ai monasteri ortodossi, fino allo stile architettonico unico delle sue città. Per immergerci al meglio nella realtà locale niente pullman o navette: ci sposteremo in treno, fatta eccezione per qualche piccolo trasferimento non servito dalla rete ferroviaria.

Il nostro itinerario comincerà dalla capitale Sofia, dove scopriremo il retaggio del comunismo negli spazi pubblici cittadini, l’eredità ottomana e l’eclettica architettura urbana. In seguito visiteremo il monastero di Rila e ci spingeremo fino ai Rodopi, per poi arrivare nella seconda città del paese, Plovdiv, con i suoi monumenti di epoca romana e un centro storico ricchissimo di edifici nello stile del rinascimento bulgaro. Qui avremo l’opportunità di conoscere la comunità rom del quartiere di Stolipinovo. La tappa seguente sarà Veliko Tarnovo, poi ci sposteremo verso il mare, per scoprire la città di Varna e il borgo marinaro di Nesebar. Infine l’ultimo treno notturno, per tornare a Sofia. In ogni tappa ad accompagnarci ci saranno guide locali, oltre a storici, architette, biologhe e giornalisti che ci aiuteranno ad avere uno sguardo “interno” sul paese. Nove notti e dieci giorni che di certo non basteranno a mostrarci tutto quello che la Bulgaria ha da offrire, ma che saranno sufficienti a darci un’immagine corretta e autentica di uno dei paesi più interessanti dell’Europa sudorientale.

L’itinerario giorno per giorno

Primo giorno, giovedì 9 ottobre 2025
Voli consigliati:
Roma Fiumicino ore 13.25 – Sofia ore 16.20 (Wizzair)
Bergamo ore 12.50 – Sofia ore 15.50 (Ryanair)
Ritrovo all’aeroporto di partenza in base al volo scelto, imbarco e partenza in direzione di Sofia.

Arrivo nella capitale bulgara, incontro con l’accompagnatore Marco Carlone e Andrea Pipino, giornalista di Internazionale, e trasferimento in hotel in metro. Sistemazione e prima visita della città.

Sofia ci accoglie sotto l’ombra del monte Vitoša. Si cenerà nei pressi di Serdika, uno dei quartieri più antichi della città, in cui convivono chiese ortodosse, moschee, vecchi tram, scavi archeologici e palazzi comunisti.

Secondo giorno, venerdì 10 ottobre 2025
Al mattino dopo la colazione, visita dei monumenti principali di Sofia e incontro con Dimiter Kenarov (in inglese), giornalista e scrittore, che ci parlerà dell’eredità comunista e della Bulgaria di oggi. Faremo una chiacchierata sugli spazi pubblici e transizione, prendendo a riferimento i più noti monumenti comunisti, dal mausoleo di Dimitrov al monumento all’armata rossa.

Pranzo in un locale cittadino.

Nel pomeriggio incontro con l’architetto Lubomir Peytchev (in inglese), che ci parlerà della città e della sua architettura, con un occhio di riguardo al passato e al retaggio ottomano.

La sera cena in un ristorante locale con alcuni giornalisti bulgari ed espatriati italiani che vivono a Sofia.

Terzo giorno, sabato 11 ottobre 2025
Colazione e partenza in autobus privato per il monastero di Rila. Circondato dai monti dell’omonimo parco nazionale, si visiterà il monastero patrimonio Unesco, simbolo dell’ortodossia bulgara tra splendidi boschi, a più di mille metri d’altezza.
Successivamente partenza per il versante meridionale del massiccio Rila con sosta a Gorno Draglishte per un pranzo nella locanda di Deshka. Qui il presidio Slow food locale si occupa di preservare la lavorazione del meurche, un particolare salume conservato nella cenere, la cui preparazione è stata recuperata da una produttrice pochi anni fa. Dopo pranzo si arriverà in pochi chilometri a Dobarsko.

Dobarsko è un tipico villaggio di montagna che conserva l’architettura d’ispirazione macedone dei piccoli villaggi della Bulgaria meridionale. Visiteremo l’antica chiesa del paese, celebre per i suoi affreschi e paradigmatica dell’architettura ortodossa sacra dei piccoli luoghi.

Al tramonto si tornerà a Bansko – una località di montagna a cavallo tra i massicci di Rila, Pirin e i monti Rodopi – per cenare in città e dormire in guest house.

Quarto giorno, domenica 12 ottobre 2025
Colazione e trasferimento in stazione per prendere il treno dei Rodopi: una piccola ferrovia a scartamento ridotto costruita a inizio novecento per collegare gli abitanti di queste vallate con il resto del paese.

Sono le terre dei “turchi di Bulgaria”, antichi discendenti musulmani delle emigrazioni ottomane.Tre ore di viaggio a bassa velocità e a stretto contatto con i valligiani che lo prendono per gli spostamenti quotidiani. Tra tornanti, viadotti e gallerie, si arriverà fino alla stazione di valico di Avramovo, a 1.200 metri d’altezza, la più alta di tutta la penisola balcanica.

Pranzo al sacco e arrivo a Velingrad, capoluogo della valle e rinomato centro termale, alle ore 13.30 circa.

Arrivo a Plovdiv alle 16 o alle 20 a seconda di quanto si vuole sostare lungo il percorso.

Sistemazione in hotel e passeggiata per il centro storico di Plovdiv e i suoi sei colli, da cui si domina la città e tutte le montagne circostanti. Tra i resti del teatro romano, le decoratissime chiese ortodosse e le sue moschee, si potrà cenare con piatti tipici della cucina bulgara, così legata alla tradizione turca.

Pernottamento in guest house a Plovdiv.

Quinto giorno, lunedì 13 ottobre 2025
Colazione e visita di Plovdiv con l’architetta Ina Valkanova (in inglese) che ci spiegherà meglio l’architettura del rinascimento bulgaro e il suo legame con le lotte per l’indipendenza.

Pranzo in città.

Nel pomeriggio visiteremo le antiche case dei mercanti di spezie del centro storico, il teatro romano e saliremo in cima a una delle sette colline di Plovdiv, quella di Alyosha, dove c’è un’enorme statua di un soldato russo fatta costruire come simbolo di amicizia con la Russia nel periodo comunista.

Cena in un ristorante turco del centro città.

Pernottamento in guest house.

Sesto giorno, martedì 14 ottobre 2025
Colazione, visita di una periferia di Plovdiv, e pranzo al sacco.

Visita al quartiere di Stolipinovo con un accompagnatore locale. Stolipinovo è un quartiere situato nella periferia di Plovdiv dove c’è una delle più grandi comunità rom della Bulgaria e dove solo una minima parte dei residenti si considera rom: la maggioranza si riconosce come turca. Sono però i problemi del quotidiano ad accomunare chi vive a Stolipinovo: abusivismo, disoccupazione e mancanza di integrazione linguistica.

Alle 13.05 treno per Dimitrovgrad, arrivo alle 14.20 circa.

Fondata nel 1947, Dimitrovgrad è una città con una storia legata al periodo comunista. Pensata come modello di città socialista e centro industriale moderno, porta il nome di Georgi Dimitrov, primo leader comunista bulgaro. La città si distingue per la sua architettura che riflette lo stile dell’epoca di fondazione, con ampi viali e parchi, rendendola una delle città più verdi del paese.

Visita del museo della città e cena in ristorante.

Pernottamento in hotel.

Settimo giorno, mercoledì 15 ottobre 2025
Colazione e alle 7.15 treno diretto rapido per Veliko Tarnovo, con arrivo alle ore 10.55.

Sistemazione in hotel, pranzo al sacco e passeggiata per l’antica capitale della Bulgaria.

Nel pomeriggio incontro con Aleksandar Hristov, scrittore e professore universitario di letteratura, per visitare la città con un approfondimento sulla storia del popolo bulgaro, dalle prime migrazioni in poi. Visita della fortezza di Tsaverets.

Cena in città e pernottamento in hotel.

Ottavo giorno, giovedì 16 ottobre 2025
Colazione e treno per Varna alle 10.56 con arrivo alle 14.45.
Pranzo al sacco in treno.
Arrivo a Varna e sistemazione in hotel.

Varna è una città che si affaccia sulle rive del mar Nero. La città, chiamata anche “perla del mar Nero” per le sue spiagge e il clima favorevole, fu fondata dai greci e fu un importante porto commerciale. Qui, i passeggeri del primo Orient Express si imbarcarono sull’aliscafo per raggiungere Istanbul via mare, perché non esisteva ancora la ferrovia per la città turca.

Visita al monumento dell’amicizia con l’Unione Sovietica nella periferia della città in compagnia di una guida locale.

Il monumento, terminato nel 1978, è un memoriale del sostegno della Russia alla Bulgaria durante la guerra russo-turca del 1828-1829. Durante quel conflitto, l’assedio di Varna durò due mesi. Dopo essere sbarcati sulla costa a nord della città, le forze russe stabilirono il loro accampamento su una collina vicina chiamata Turna Tepe, mentre combattevano le forze ottomane che controllavano la città. Sulla stessa collina dove oggi si erge il monumento.

Cena in ristorante in città e pernottamento in hotel.

Nono giorno, venerdì 17 ottobre 2025
Colazione, incontro con la biologa marina Radostina Tzenova che ci parlerà del mar Nero e del rapporto tra la Bulgaria e il suo mare. Spostamento in minivan a Nessebar, cittadina sulla costa del mar Nero.

L’antica città di Nessebar è uno dei pochi siti Unesco della Bulgaria, ed è considerata la cittadina più bella della costa bulgara del mar Nero. Fu fondata dai greci nel 510 a.C. su un preesistente insediamento tracio su un’isola vicina alla costa, che nel tempo è stata collegata alla terraferma tramite un istmo artificiale.

Visita di Nessebar, pranzo al sacco e rientro a Varna in serata.

Cena in città e alle 23.40 treno per Sofia con sistemazione in cuccetta. Arrivo a Sofia alle 9.00 del giorno dopo.

Decimo giorno, sabato 18 ottobre 2025
Arrivo a Sofia e tempo libero prima del volo di rientro in Italia.

Voli consigliati:
Sofia ore 11.55 – Roma Fiumicino ore 12.50 (Wizzair)
Sofia ore 19.40 – Bergamo ore 20.45 (Ryanair)

Viaggio riservato a chi ha un abbonamento a Internazionale.

Per maggiori informazioni e prenotazioni si può consultare il sito di Viaggi e Miraggi.

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