con il sapore di mela

un pezzo di buccia

tra i denti suppongo

Meglio di così non può andare

disse l’acqua

Sono tempi agitati

disse la buccia

e la mela, la mela

non c’era davvero,

solo un sapore persistente,

come fosse l’ultima mela,

o il perdurare di una precedente,

in ogni caso era silenziosa

e io nuotavo con il silenzio

in bocca, ascoltando

il grazioso puntino cremisi

e lo scivolio della grande intraveggente,

non sapendo se sentivo

una notte d’amore

o un amore della notte,

tale fu la conoscenza acquisita

in quel lungo languido nuotare.

Mary Ruefle

Mary Ruefle

Nuotavo con il sapore di mela in bocca un pezzo di buccia tra i denti suppongo Meglio di così non può andare disse l’acqua Sono tempi agitati disse la buccia e la mela, la mela non c’era davvero, solo un sapore persistente, come fosse l’ultima mela, o il perdurare di una precedente, in ogni caso era silenziosa e io nuotavo con il silenzio in bocca, ascoltando il grazioso puntino cremisi e lo scivolio della grande intraveggente, non sapendo se sentivo una notte d’amore o un amore della notte, tale fu la conoscenza acquisita in quel lungo languido nuotare. Mary Ruefle

Mary Ruefle

è una poeta e artista statunitense nata nel 1952. Questa poesia, tradotta da Francesca Spinelli, è uscita nel 2019 sul trimestrale britannico Mal Journal. In Italia uscirà nel 2021 la sua raccolta di testi in prosa _My private property _(NN editore, traduzione di Gioia Guerzoni).

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Questo articolo è uscito sul numero 1381 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati