Hadley è una cittadina del Massachusetts, negli Stati Uniti, con uno storico problema di segregazione razziale: le famiglie bianche di classe media vivono in centro, quelle nere più povere abitano in periferia. All’inizio degli anni duemila grazie a un busing program, cioè un progetto sociale per cui degli autobus gratuiti portano gli studenti che vivono fuori città nelle scuole del centro, alla Pioneer Valley performing arts school (Pvpa) s’iscrivono per la prima volta degli studenti neri. La Pvpa è una scuola molto simile a quella del telefilm Saranno famosi, dove si studiano canto e ballo e dove l’evento principale per il quale tutti gli studenti fremono è il musical di fine anno. Dopo un incidente diplomatico avvenuto durante l’ora di storia finito anche sui telegiornali locali, la scuola, per rimediare al danno di reputazione, decide di mettere in scena il musical The wiz, adattamento soul del Mago di Oz interpretato a Broadway da un cast interamente di attori neri e diventato un film con Michael Jackson, Diana Ross, Lena Horne e Richard Pryor. Ma la buona volontà non sarà sufficiente: gli studenti, le loro famiglie e gli insegnanti dovranno sperimentare in prima persona come un cambiamento culturale preveda un radicale cambio di prospettiva e di volontà di farsi da parte per lasciare spazio a chi fino a quel momento non ne ha avuto.
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Questo articolo è uscito sul numero 1631 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati