Tom e Dom hanno lo stesso cognome, Phillips, ma non sono parenti. Si sono conosciuti in Brasile dove entrambi lavoravano come corrispondenti. Quando qualcuno gli chiedeva se erano fratelli, scherzando dicevano che erano un duo di musica country brasiliana, Tom y Dom. Dom aveva cominciato come giornalista musicale, ma dopo un reportage nelle miniere dell’entroterra aveva deciso di occuparsi dell’espropriazione delle terre da parte delle multinazionali. Durante le sue ricerche ha conosciuto Bruno Pereira, un attivista locale, e insieme hanno cominciato a indagare prima sulla macellazione illegale della carne da parte della multinazionale Jbs e poi sulla nuova rotta della droga che parte dal Perù. Mentre viaggiavano su un fiume usato per lo smercio di cocaina, Dom e Bruno sono scomparsi. I loro zaini sono stati trovati vicino a delle impronte di scarponi che non indossavano e mancava la loro barca. I loro corpi sono stati recuperati tre anni dopo. Tom Phillips racconta l’omicidio dei due attivisti, allargando il cerchio dalle bande locali alle responsabilità dell’allora presidente Jair Bolsonaro. Missing in the Amazon non è solo il racconto di un caso di cronaca, è anche l’occasione per capire che ruolo vuole avere l’occidente rispetto allo sfruttamento della foresta amazzonica.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1624 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati