Nel 1946 Earl Tupper brevettò e mise in commercio una ciotola in polietilene con un coperchio in grado di mantenere il cibo fresco per giorni. L’idea era innovativa, ma le principali destinatarie, cioè le casalinghe statunitensi di classe media, non ne capivano l’utilità. Servì l’idea della venditrice Brownie Wise per cambiare le sorti del prodotto: Wise capì che i tupperware dovevano essere venduti dalle casalinghe alle loro amiche. Così si inventò il modello dei “party plan”, pomeriggi in cui alcune di loro, trasformate in agenti di vendita, convincevano amiche e conoscenti a comprare i contenitori, guadagnando una percentuale sulle vendite. Un modello innovativo durato più di mezzo secolo che non ha retto all’arrivo del commercio on­line, visto che poche settimane fa l’azienda ha aperto una pratica di fallimento. Nel 1980 Davia Nelson e Nikki Silva si erano appena conosciute e avevano comprato insieme un registratore a cassetta con il quale avrebbero voluto raccontare storie di cittadini statunitensi. Il loro primo esperimento fu proprio la registrazione di un party plan organizzato dalla loro amica Kirsten. In questa puntata del loro podcast The kitchen sisters present, oltre al documentario originale, le autrici raccontano i retroscena di quella loro avventura che è diventata un classico dello storytelling contemporaneo. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1584 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati