Le vicende degli ultimi anni (crisi economiche, pandemia, ripresa delle guerre) hanno aggravato le disuguaglianze e fatto aumentare la quota di persone che vive in condizione di povertà. Gli effetti in Italia sono stati particolarmente pesanti. Nel paese oggi il 10 per cento più facoltoso delle famiglie detiene il 60 per cento della ricchezza e una quota analoga della popolazione vive in condizioni di povertà assoluta, cioè non riesce a procurarsi risorse essenziali per vivere. In questo sintetico reportage, la giornalista Alice Facchini racconta come stanno le cose. Alternando storie individuali, statistiche, analisi delle politiche, dedica un capitolo a ogni forma di povertà. Comincia con quella materiale, la più nota, che non permette di arrivare a fine mese a molte persone che pure lavorano e che è stata aggravata dalla fine del reddito di cittadinanza. Continua con quella alimentare, di cui si parla meno e di cui soffre più di un italiano su dieci costretto a mangiare poco o male; quella abitativa, resa sempre più grave dall’iperturismo; quella energetica, legata all’aumento delle bollette successivo alla guerra in Ucraina e non risolta dalle agevolazioni a pioggia. Seguono la povertà educativa e digitale e quella sanitaria, che oltre ad avere l’impatto più visibile sul futuro costituiscono le ragioni principali che rendono ereditaria la condizione di povertà. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1637 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati