Greta Thunberg arriva all’aeroporto di Atene, 6 ottobre 2025. (Aris Messinis, Afp)

“Voglio essere molto chiara. C’è un genocidio in corso proprio davanti ai nostri occhi. Un genocidio trasmesso in diretta streaming sui nostri telefoni. Nessuno può dire di non sapere cosa sta succedendo. Nessuno potrà dire in futuro che non sapeva. Secondo il diritto internazionale, gli stati hanno l’obbligo di agire per prevenire e fermare un genocidio. Questo significa smettere di essere complici, fare davvero pressione e smettere di fornire armi. Ma non sta succedendo nulla di tutto questo. I nostri governi non stanno facendo nemmeno il minimo indispensabile. Le nostre organizzazioni internazionali stanno tradendo i palestinesi. Non sono neppure in grado di impedire i peggiori crimini di guerra. E non capirò mai come gli esseri umani possano essere così cattivi da affamare deliberatamente milioni di persone intrappolate in un assedio illegale, che segue decenni di oppressione soffocante, di apartheid e di occupazione. La Global sumud flotilla è stato il tentativo più grande di rompere l’assedio disumano e illegale di Israele. È una storia di solidarietà internazionale, di persone che si fanno avanti quando i nostri governi non lo fanno, di persone che dicono che i nostri cosiddetti leader, che dovrebbero rappresentarci e che continuano ad alimentare un genocidio, morte e distruzione, non ci rappresentano. È una vergogna che questa missione sia dovuta esistere. Potrei parlare a lungo dei maltrattamenti e degli abusi subiti durante la nostra prigionia, credetemi. Ma non è questa la notizia. La notizia è che Israele, mentre continuava a compiere il suo genocidio e la distruzione di massa con intento genocida, tentando di cancellare un’intera popolazione, un’intera nazione davanti ai nostri occhi, ha violato ancora una volta il diritto internazionale impedendo agli aiuti umanitari di arrivare a Gaza mentre la popolazione muore di fame. Non possiamo distogliere lo sguardo da Gaza e da tutti i luoghi del mondo in cui si soffre mentre il sistema continua a funzionare come se nulla fosse. Quello che stiamo facendo è il minimo indispensabile. Questo genocidio e altri genocidi sono resi possibili e alimentati dai nostri governi, dalle nostre istituzioni, dai nostri mezzi d’informazione e dalle nostre aziende. È nostra responsabilità mettere fine a queste complicità. Non siamo eroi. Stiamo solo facendo il minimo indispensabile.

Il popolo palestinese non ha bisogno che qualcuno venga a salvarlo. Quello che stiamo facendo è ascoltare e raccogliere il loro appello: chiedono alle persone di tutto il mondo di agire, di smettere di essere complici, di usare i nostri privilegi e gli strumenti che abbiamo a disposizione per prendere posizione contro qualcosa che è assolutamente ingiustificabile”.

Greta Thunberg, aeroporto di Atene, 6 ottobre 2025.

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Questo articolo è uscito sul numero 1635 di Internazionale, a pagina 5. Compra questo numero | Abbonati