**◆ **Forse bisogna malinconicamente prenderne atto. Malgrado la trionfale avanzata della tecnica che genera scienza e della scienza che genera tecnica, noi genere umano restiamo un branco di animali che se si spaventa, folleggia. La prova è che mentre il virus viaggia di qua e di là, troviamo il modo di seguitare a darcele di santa ragione in molte zone del mondo, anzi corriamo a inaugurare nuovi campi di battaglia. E c’è di più. A gestire la mistura di odi, eccidi e malattia non chiamiamo persone assennate che dicono: basta con queste sciocchezze; ma omaccioni pericolosissimi che trovano normale seguitare a distruggere e distruggerci. Qualche nome di rilievo? Putin, Erdoğan, Trump. Trump in particolare. È una sintesi di tutti i possibili comportamenti scervellati. Ma in più si adopera anche per convincerci che il capo degli Stati Uniti d’America ha un corpo magico capace di neutralizzare il covid seppure contagiato. Inessenziale che di fatto trucchi le carte facendosi curare al meglio. Per lui la verità è che l’unico corpo elettorale che conta è quello bianco, biondo e nerboruto come il suo, capace di mettere in riga covid, scienziati e musi gialli, olivastri o neri. Il resto è zero. Potrebbe ammettere di essere un qualsiasi anziano colpito malamente dal virus solo se perdesse le elezioni. Allora direbbe: competizione impari, ero ammalato, invalidiamola.

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Questo articolo è uscito sul numero 1379 di Internazionale, a pagina 18. Compra questo numero | Abbonati