La più antica raffigurazione del bacio romantico è una tavoletta babilonese risalente a 4.500 anni fa, ma le radici biologiche di questo gesto affondano in un passato molto più remoto. Una ricerca coordinata dall’università di Oxford ha ricostruito la filogenesi del bacio, inteso come contatto bocca a bocca non aggressivo e non legato al trasferimento di cibo. Le analisi dei video di scimpanzé, bonobo e oranghi, insieme ai dati sulle relazioni evolutive tra specie viventi ed estinte, collocano il “primo bacio” tra 21,5 e 16,9 milioni di anni fa negli antenati comuni delle grandi scimmie. Probabilmente anche i neandertal si baciavano, sia tra loro sia con i sapiens: un’ipotesi che trova supporto indiretto nelle evidenze di condivisione di microbi orali e materiale genetico tra le due specie. Dal punto di vista adattivo, il bacio potrebbe aver svolto funzioni importanti nell’evoluzione dei primati sociali: aumentare il successo riproduttivo oppure rafforzare i legami all’interno del gruppo. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1642 di Internazionale, a pagina 104. Compra questo numero | Abbonati