William Ruto, marzo 2025 (Patrick van Katwijk, Getty)

Secondo un’inchiesta pubblicata dal New York Times, in Arabia Saudita – paese dove una donna rischia il carcere se concepisce un figlio da nubile – i bambini delle lavoratrici migranti keniane vivono in un limbo, perché gli viene spesso negato il rilascio del certificato di nascita, e così restano senza cure mediche, la possibilità di andare a scuola o di lasciare il paese. Il governo keniano calcola, scrive The East African, che “più di settecento donne e bambini siano bloccati in Arabia Saudita perché senza documenti”. L’inchiesta del New York Times rivela inoltre che molti politici keniani, compresi alcuni familiari e alleati del presidente William Ruto, traggono profitto dalle agenzie che reclutano le donne per mandarle a lavorare all’estero, nonostante le autorità keniane siano perfettamente consapevoli del trattamento riservato alle lavoratrici straniere in Arabia Saudita. Queste donne subiscono abusi di vari tipi e si stima che centinaia siano state uccise.

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Questo articolo è uscito sul numero 1641 di Internazionale, a pagina 20. Compra questo numero | Abbonati