Nel sito di Namorotukunan, nel nordovest del Kenya, sono stati scoperti più di 1.300 utensili in pietra risalenti a 2,75 milioni di anni fa. I ritrovamenti testimoniano un’elevata abilità manuale dei primi esseri umani e suggeriscono che l’uso continuativo degli strumenti è cominciato molto prima di quanto si pensasse. Si tratta di manufatti affilati realizzati intagliando pietre scelte con cura usando la tecnica dell’industria olduvaiana, che è stata tramandata per circa trecentomila anni. Uno studio pubblicato su Nature Communications suggerisce che questa tecnologia potrebbe aver aiutato gli ominidi ad affrontare i drastici cambiamenti climatici che trasformarono l’ambiente da paludi rigogliose a savane aride.
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Questo articolo è uscito sul numero 1640 di Internazionale, a pagina 103. Compra questo numero | Abbonati