◆ Con l’evento di sbiancamento dei coralli su scala globale in corso da più di due anni la Terra ha raggiunto il primo punto critico legato al cambiamento climatico, afferma il secondo rapporto Global tipping points, realizzato da 160 scienziati di tutto il mondo e coordinato dall’università di Exeter, nel Regno Unito. I punti critici (tipping points) sono soglie oltre le quali un sistema climatico o un ecosistema cominciano a spostarsi verso un nuovo equilibrio, provocando cambiamenti improvvisi e spesso irreversibili che possono avere ripercussioni a catena su altri sistemi del pianeta. Il collasso delle barriere coralline tropicali è considerato uno dei più probabili a breve termine. La minaccia principale è rappresentata dallo sbiancamento, che avviene quando la temperatura eccessiva spinge i coralli a espellere le alghe con cui vivono in simbiosi, perdendo una fonte di nutrimento. L’evento attuale, in corso dal 2023, è il più grave mai osservato e ha già colpito più dell’80 per cento delle barriere coralline del mondo. Gli autori avvertono che se le temperature globali non scenderanno presto sotto gli 1,2 gradi in più rispetto ai livelli preindustriali i coralli tropicali spariranno quasi completamente dal pianeta, con conseguenze ambientali ed economiche disastrose. Tra gli altri punti critici che potrebbero essere presto superati il rapporto cita la scomparsa della foresta amazzonica, lo scioglimento delle calotte polari e il collasso della corrente oceanica Amoc.

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Questo articolo è uscito sul numero 1636 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati