Il confine tra Thailandia e Cambogia, chiuso dalla fine di luglio a causa di un inasprimento delle tensioni tra i due paesi, non riaprirà presto. L’ha detto il primo ministro tailandese Anutin Charnvirakul il 16 settembre, scrive The Nation, aggiungendo che “dobbiamo usare ogni mezzo – militare e diplomatico – per risolvere il conflitto rapidamente, pur rimanendo saldi sui nostri princìpi” . La chiusura dei valichi, che ha costretto un milione di lavoratori cambogiani a tornare a casa a cercare lavoro, costerà cara all’economia di Phnom Penh, scrive Nikkei Asia. Il Fondo monetario internazionale ha abbassato dal 6 per cento al 4,8 per cento le previsioni di crescita del pil del paese nel 2025.
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Questo articolo è uscito sul numero 1632 di Internazionale, a pagina 37. Compra questo numero | Abbonati