“ Il 15 settembre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato la distruzione in acque internazionali di un’imbarcazione venezuelana che, secondo lui, era usata da narcoterroristi per trasportare droga verso gli Stati Uniti”, scrive l’Afp. Nell’attacco sono morte tre persone. Parlando alla stampa Trump ha affermato di avere le prove che l’imbarcazione trasportasse droga, perché dopo l’attacco in mare sono stati individuati pacchi con cocaina e fentanyl. Il 2 settembre un attacco statunitense contro una nave partita dal Venezuela aveva causato la morte di undici persone nel mar dei Caraibi, dove gli Stati Uniti hanno schierato varie navi da guerra in nome della lotta al narcotraffico. “Per giustificare questi attacchi, denunciati come illegali da molte associazioni per la difesa dei diritti umani, il presidente sostiene che siano azioni di legittima difesa contro cartelli criminali inseriti dal dipartimento di stato tra le organizzazioni terroristiche straniere e che il presunto traffico di droga rappresenti una minaccia imminente per il suo paese”, scrive El País. “Tuttavia”, continua il quotidiano, “dal Venezuela esce una quantità molto bassa di stupefacenti rispetto a paesi vicini, come l’Ecuador e la Colombia. La sensazione è che gli attacchi siano un avvertimento al presidente Nicolás Maduro”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1632 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati