Anita Pouchard Serra, Bloomberg/Getty

Il 7 settembre il presidente ultraliberista argentino Javier Milei (nella foto) ha subìto una battuta d’arresto nelle elezioni per la provincia di Buenos Aires, considerate un test importante in vista di quelle di metà mandato di ottobre. Il partito di Milei, La libertad avanza (Lla), ha ottenuto poco meno del 34 per cento dei voti, contro il 47 per cento della formazione peronista Fuerza patria (centrosinistra). “Visibilmente nervoso”, scrive ElDiarioAr, “Milei ha ammesso la sconfitta”: “Abbiamo perso. Hanno messo in moto tutto l’apparato peronista, ma in vista delle elezioni legislative di ottobre correggeremo i nostri errori”, ha detto. Poi ha aggiunto “che il programma di governo non cambierà”. Axel Kicillof, governatore peronista della provincia dove vive più di un terzo dell’elettorato, si profila come un possibile candidato dell’opposizione alle prossime presidenziali. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1631 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati