La corte suprema a Brasília, 2 settembre 2025 (Eraldo Peres, Ap/Lapresse)

È cominciato il 2 settembre alla corte suprema del Brasile il processo all’ex presidente di estrema destra Jair Bolsonaro, 70 anni, accusato di aver organizzato un colpo di stato per restare al potere nonostante la vittoria del suo avversario Luiz Inácio Lula da Silva alle elezioni presidenziali del 2022. Il piano prevedeva anche di arrestare o uccidere Lula, il suo vicepresidente Geraldo Alckmin e il giudice della corte suprema Alexandre de Moraes. Il processo dovrebbe concludersi il 12 settembre. “Bolsonaro, che oggi si trova agli arresti domiciliari, se condannato potrebbe dover scontare più di quarant’anni di carcere”, scrive il quotidiano El País. Secondo l’Economist, “è probabile che Bolsonaro e gli altri militari coinvolti nel colpo di stato vengano dichiarati colpevoli e questo rende il Brasile un banco di prova per capire come i paesi si riprendono dalla febbre populista”. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1630 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati