Cinque anni dopo che la pandemia ha messo in pausa il mondo, il covid si sta dimostrando ancora un virus “nuovo” per la narrativa nordamericana. Amity Gaige ne segue la lunga ombra nei boschi, dove incontra un’infermiera in pericolo di nome Valerie Gillis sul sentiero degli Appalachi. Il cuore della foresta, quinto romanzo di Gaige, è un thriller che potrebbe funzionare anche senza riferimenti espliciti alla pandemia, ma che trae la sua forza emotiva proprio dalla memoria condivisa di quel momento. Valerie si prende cinque mesi di aspettativa dopo aver eroicamente lavorato negli ospedali, per percorrere da sola l’Appalachian trail, con il supporto logistico del marito. Ma durante il cammino, capisce di non amarlo più e, fedele alla propria sincerità, glielo dice. Poco dopo, da qualche parte nelle foreste del Maine, in una “muraglia claustrofobica di vegetazione”, scompare. Pensate di aver già capito come va a finire? Credetemi: vi sbagliate.
Ron Charles, The Washington Post

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1630 di Internazionale, a pagina 91. Compra questo numero | Abbonati