Un attivista della società civile keniana, Boniface Mwangi (nella foto), è stato arrestato il 19 luglio e poi incriminato per possesso illegale di munizioni. Lui nega le accuse ed è stato rilasciato su cauzione. Come scrive The Nation, la polizia indagava su reati di terrorismo, istigazione alla violenza e riciclaggio di denaro legati alle proteste antigovernative del 25 giugno. Ma contro Mwangi le accuse di terrorismo non hanno retto e sono state derubricate. “Da quando sono cominciate le manifestazioni dei giovani nel 2024, il governo ricorre a un copione già scritto per mettere a tacere il dissenso: etichettarlo come terrorismo. È una tendenza che si diffonde in tutta l’Africa orientale”, nota il giornale. Il 18 luglio Mwangi e l’attivista ugandese Agather Atuhaire avevano fatto ricorso alla corte di giustizia dell’Africa orientale contro la Tanzania, che li aveva sequestrati e rimpatriati con la forza alcune settimane fa. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1624 di Internazionale, a pagina 18. Compra questo numero | Abbonati