Da febbraio migliaia di persone madrelingua bengali (la seconda lingua più parlata in India dopo l’hindi) sono arrestate e detenute perché sospettate di essere immigrati irregolari dal Bangladesh. E alcune sono deportate senza processo, scrive The Diplomat. La maggior parte è musulmana. Nessuna di queste persone è stata deportata usando canali diplomatici o procedure bilaterali, né è stata “riportata indietro” in modo ufficiale, e nessuno ha avuto la possibilità di essere ascoltato in un tribunale. I musulmani di lingua bengalese sono un importante gruppo etnoreligioso a cui appartengono più di trenta milioni di persone negli stati orientali e nordorientali dell’India, e circa 150 milioni in Bangladesh. Mamata Banarjee, la chief minister (governatrice) del Bengala occidentale, ha condannato pubblicamente il governo di Narendra Modi, che a sua volta ha accusato il partito di Banarjee, il Trinamool Congress, di aiutare i bangladesi senza documenti. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1624 di Internazionale, a pagina 30. Compra questo numero | Abbonati