L’azienda Colossal Biosciences ha annunciato l’avvio di un progetto per riportare in vita i moa, un gruppo di specie che comprendeva alcuni degli uccelli più grandi mai esistiti e che si estinse circa seicento anni fa in seguito all’arrivo dei primi esseri umani in Nuova Zelanda. L’iniziativa prevede di usare il materiale genetico raccolto dai resti dei moa per modificare degli embrioni di uccelli affini, scrive New Scientist. Ma molti scienziati hanno criticato le dichiarazioni dell’azienda, spiegando che, come nel caso della presunta “de-estinzione” dell’enocione, gli animali risultanti sarebbero degli ibridi solo superficialmente somiglianti alle specie originarie.
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Questo articolo è uscito sul numero 1623 di Internazionale, a pagina 127. Compra questo numero | Abbonati