Un drone che sorvolava il mare dei Salish, tra Canada e Stati Uniti, ha documentato un inedito rituale sociale delle orche residenti meridionali (Orcinus orca ater). Coppie di questi cetacei raccoglievano steli di alghe marine e li spezzavano per strofinarsi reciprocamente la pelle in punti difficili da raggiungere. Si alternavano per mantenere l’alga tra i loro corpi o per riprenderla quando scivolava via. È la prima volta che nei cetacei viene osservata la fabbricazione di strumenti non finalizzati all’alimentazione, capacità finora attribuita soprattutto a specie terrestri come scimmie e corvi. Current Biology descrive questo comportamento come una forma di allogrooming, ovvero di cura e pulizia reciproca. Anche se altri cetacei usano le alghe per coprirsi, la novità qui è il coinvolgimento di un partner sociale e il coordinamento richiesto, segno di intelligenza e pianificazione avanzate. Con appena 73 esemplari, le orche residenti meridionali sono a rischio estinzione. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1621 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati