Un accampamento di sfollati nell’area di Al Maqousi, nella parte nordoccidentale della città di Gaza. Dopo aver attaccato l’Iran il 13 giugno, l’esercito israeliano ha intensificato la sua offensiva nella Striscia di Gaza. Per diversi giorni di seguito ha preso di mira i palestinesi vicino ai centri di distribuzione degli aiuti umanitari, gestiti dalla Gaza humanitarian foundation, un’organizzazione voluta da Israele e criticata dalle Nazioni Unite. Il 18 giugno sono state uccise trenta persone, il giorno precedente almeno cinquanta e quello prima ancora venti. I palestinesi denunciano che oltre a essere caotiche e pericolose, le consegne degli aiuti sono del tutto insufficienti a soddisfare i bisogni essenziali di una popolazione sottoposta a venti mesi di bombardamenti incessanti.