Ora è ufficiale: la prima competizione sportiva al mondo che incoraggia l’uso di sostanze che migliorano le prestazioni (Ped) si terrà a Las Vegas nel maggio 2026. I discussi Enhanced games, che comprenderanno gare di corsa, nuoto e resistenza, si disputeranno in strutture allestite appositamente all’interno del Resorts world, un complesso dedicato all’intrattenimento. Alla competizione dovrebbero partecipare tra sessanta e cento atleti, alcuni dei quali gareggeranno senza l’aiuto di sostanze chimiche.

Il 21 maggio la presentazione dell’evento è stata accompagnata da un annuncio degli organizzatori: un atleta “migliorato” ha già infranto il record sui cinquanta metri stile libero, che resisteva da più di quindici anni. Il nuovo primato è stato stabilito il 25 febbraio da Kristian Gkolomeev, che ha migliorato di due centesimi di secondo la prestazione registrata da César Cielo nel 2009 (20,91 secondi). Entrambi gli atleti indossavano un costume ad alta tecnologia, che prima di essere vietato nelle competizioni ufficiali aveva permesso risultati senza precedenti negli sport acquatici. Successivamente Gkolomeev, che ha ricevuto un milione di dollari dagli organizzatori, ha stabilito il miglior tempo di sempre nei 50 metri stile libero indossando un costume tradizionale, migliorando il record precedente di un centesimo di secondo. Ci si aspetta che altri record saranno stabiliti durante le gare dell’anno prossimo.

Angelo Monne

Gkolomeev è uno dei due atleti che stanno sperimentando il protocollo medico che verrà seguito durante gli Enhanced games. Contrariamente a quanto molti temevano, la lista di prodotti autorizzati è breve e piuttosto prudente. Dato che le gare si svolgeranno negli Stati Uniti, solo le sostanze approvate dalla Food and drug administration saranno consentite.

Anche se gli organizzatori non comunicheranno nel dettaglio quali sostanze assumerà ogni atleta, Guido Pieles, cardiologo e presidente della commissione medica indipendente dell’evento, rivela che il protocollo comprenderà esteri del testosterone, steroidi anabolizzanti, ormone della crescita ed eritropoietina (Epo), un ormone che incrementa la produzione di globuli rossi, tutte sostanze già usate illecitamente negli eventi sportivi. Gli atleti assumeranno inizialmente uno di quattro esteri del testosterone, per poi seguire un protocollo personalizzato in base alle discipline e alle necessità dei singoli partecipanti. Pieles spiega che le dosi saranno leggermente superiori rispetto a quelle terapeutiche ma di gran lunga inferiori ai livelli spesso raggiunti nelle palestre senza nessuna supervisione.

Gli atleti che sceglieranno di seguire il protocollo ufficiale assumeranno le sostanze dopanti per due periodi di 12 settimane, uno alla fine del 2025 e uno alla vigilia dei giochi, a maggio del 2026. Chi sceglierà di seguire protocolli personali avrà comunque la possibilità di gareggiare, ma dovrà fornire un elenco delle sostanze assunte e superare alcuni test per dimostrare di essere in buona salute.

Effetto a cascata

Queste precauzioni sono importanti. Gli steroidi come il testosterone, infatti, possono danneggiare direttamente il cuore. Inoltre si teme che possano favorire aritmie dovute allo sforzo fisico. Uno studio pubblicato nel 2017 ha stabilito che assumere sostanze dopanti di qualsiasi tipo incrementa il rischio di morte improvvisa per arresto cardiaco.

Il dottor Pieles e i suoi colleghi sperano di minimizzare questi rischi monitorando scrupolosamente la salute degli atleti, in modo da stabilire se sono in condizione di competere in sicurezza. I test comprendono una valutazione approfondita del funzionamento di ogni organo vitale, con la scansione dettagliata della struttura e dell’attività del cuore prima e dopo il protocollo di allenamento, il monitoraggio del ritmo cardiaco durante lo sforzo e una valutazione della salute cardiaca dopo tre mesi di attività.

Gli atleti si sottoporranno anche a prove sulla funzione cognitiva, sulla comunicazione nervosa e sulla struttura del cervello. Gli esami del sangue permetteranno di controllare la salute del fegato e dei reni, l’equilibrio ormonale e il metabolismo. I medici cercheranno di individuare fattori genetici che possano influenzare la salute e le prestazioni, oltre a valutare lo stato psicologico dell’atleta.

Pieles e il suoi collaboratori seguiranno ogni atleta per cinque anni dopo l’evento, nell’ambito di uno studio sulla sicurezza e il miglioramento delle prestazioni dovuto all’uso di queste sostanze. Il processo sarà simile a uno studio di fase 1, in cui viene esaminata la risposta dei soggetti a un trattamento senza il confronto con un gruppo di controllo. Pieles garantisce che se con il protocollo attuale dovessero sorgere problemi di sicurezza, gli Enhanced games dovranno “cambiare strada”.

Queste indagini approfondite e costose non sono solo nell’interesse degli atleti, ma anche di tutti quelli che hanno investito nella competizione. Un evento che permette ai consumatori di acquistare sostanze dopanti come il testosterone genererà dei profitti. A lungo termine gli organizzatori sperano che i dati raccolti dagli atleti possano essere venduti alle aziende biotecnologiche o consentire al marchio Enhanced di lanciare nuovi prodotti che favoriscano le prestazioni e la longevità.

Ma niente di tutto ciò smorzerà le critiche feroci che l’evento ha scatenato. Le istituzioni sportive che si oppongono al doping, a cominciare dal Comitato olimpico internazionale, hanno stigmatizzato l’iniziativa sottolineando i rischi per la salute e la violazione dello spirito sportivo. In passato esperti come Gary David, sociologo della Bentley university, hanno lanciato l’allarme sul rischio di un “effetto a cascata” sui giovani che cercano di emulare i propri idoli. C’è anche il timore di uno sdoganamento dell’uso di sostanze dopanti nella popolazione in generale.

Secondo Aron D’Souza, presidente degli Enhanced games, un uso più diffuso delle Ped non sarebbe un problema ma un risultato positivo. Secondo lui l’attuale sistema sportivo è basato sull’ipocrisia, perché gli atleti assumono segretamente sostanze acquistate senza adeguata supervisione medica. Portare allo scoperto l’uso delle Ped con un sostegno clinico e scientifico renderà questi prodotti più sicuri, aggiunge.

Nonostante le critiche, gli Enhanced games si preparano a partire. Quando sarà dato il via, tutto il mondo osserverà l’esperimento. ◆ sdf

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Questo articolo è uscito sul numero 1617 di Internazionale, a pagina 111. Compra questo numero | Abbonati