Le aziende petrolifere statunitensi stanno tagliando investimenti e bloccando i pozzi perché la guerra commerciale dell’amministrazione Trump sta facendo crescere i costi e il crollo dei prezzi del greggio abbatte i profitti. I dirigenti del settore, spiega il Financial Times, avvertono che di questo passo potrebbe finire il boom dell’estrazione di gas e petrolio negli Stati Uniti basata sulla tecnica del fracking , o fratturazione idraulica. Secondo le previsioni degli esperti nel 2026 la produzione del fracking statunitense diminuirà dell’1,1 per cento, a 13,1 milioni di barili al giorno. Sarà il primo calo dal 2015, escluso il 2020, l’anno della pandemia di covid-19.

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Questo articolo è uscito sul numero 1616 di Internazionale, a pagina 93. Compra questo numero | Abbonati