Ci si può chiedere perché Jorge Dioni López, autore di saggi di successo sulla trasformazione delle città, per il suo nuovo libro abbia deciso di occuparsi di pornografia. Forse è perché dopo aver letto Pornocracia si arriva alla conclusione che il sesso e il desiderio, proprio come le nostre città, si stanno gentrificando. Da una parte si pone grande attenzione all’esplorazione del desiderio, dall’altra, curiosamente, le pubblicità sui siti porno puntano sul raggiungimento dell’orgasmo nel minor tempo possibile. Sapere che non dovrai impegnarti è più seducente del piacere. Secondo Dioni negli ultimi anni si è assistito alla “pornificazione” del mondo: tutto ciò che consumiamo cerca di eccitarci in modi sempre più letterali. Più è veloce, meglio è, e più è violento, più è veloce. E parallelamente c’è stata la “piattaformizzazione” del porno. Come nelle grandi metropoli, la promessa emancipatoria è stata colonizzata da logiche tecnologiche e produttive. Sembra chiaro che “il mondo di oggi ci esaurisce”, ma cosa fare per tutelare il desiderio resta il vero dilemma. El País

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Questo articolo è uscito sul numero 1616 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati