Vladimir Putin a Soči, il 19 maggio 2025 (Vyacheslav Prokofyev, Sputnik/Reuters/Contrasto)

Dopo il fallimento del vertice di Istanbul del 16 maggio – che è stato boicottato dal leader russo Vladimir Putin, ma ha comunque portato allo scambio di mille prigionieri – uno spiraglio per rilanciare i negoziati si è aperto il 19 maggio con la telefonata tra Putin e il presidente statunitense Donald Trump. Dopo il colloquio Putin ha detto che “Mosca è pronta a lavorare con Kiev a un memorandum per la pace”, mentre Trump ha aggiunto che i negoziati cominceranno “immediatamente”. Parole accolte con scetticismo dagli osservatori internazionali: “Al contrario di quanto aveva annunciato, Trump non ha fatto pressioni su Putin in nessun modo. Al contrario, ha dato la netta impressione che gli Stati Uniti siano pronti a ritirarsi dai negoziati per la pace. In questo modo il presidente americano sta facendo il gioco della Russia”, commenta il Financial Times. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1615 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati