Come regista Jolie (una delle poche star di Hollywood a schierarsi con la causa palestinese) si è già cimentata con la guerra in Bosnia (Nella terra del sangue e del miele) e con la guerra civile cambogiana (Per primo hanno ucciso mio padre). In Senza sangue si confronta con il romanzo ostinatamente vago di Alessandro Baricco sui traumi di un conflitto non meglio identificato. Questa vaghezza lascia i personaggi interpretati da Hayek e Bichir districarsi tra parole, dialoghi e aneddoti troppo astratti. Radheyan Simonpillai, The Guardian

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Questo articolo è uscito sul numero 1609 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati