Steve Jobs non è mai stato un vecchio saggio, anche perché nei suoi 56 anni di vita difficilmente è stato fermo a meditare. Ora però un gruppo ristretto di persone che gli sono state vicine, parenti, amici ed ex colleghi, ha messo insieme Make something wonderful. Steve Jobs in his own words, che sarà disponibile gratuitamente dall’11 aprile.
A metà strada tra un libro di memorie e un album di ritagli, Jobs si racconta attraverso appunti, bozze che inviava a se stesso via email, stralci di lettere, discorsi, racconti orali, interviste, foto e ricordi. È vero che poche persone sono state raccontate così a fondo come il fondatore della Apple, apparso sulla copertina di Time a meno di 27 anni e “protagonista” di una biografia di seicento pagine. Ma Laurene Powell Jobs, sua moglie dal 1991 al 2011, voleva che le persone potessero “ascoltare” suo marito senza alcun intermediario. L’idea del libro è nata a partire da un opuscolo di una quarantina di pagine pubblicato in occasione del lancio dello Steve Jobs archive, nel 2022.
The Washington Post
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1506 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati