Quaranta giorni dopo aver annunciato il suo decimo album, il 29 agosto Kanye West ha finalmente pubblicato Donda, anche se poi ha detto che la Universal l’ha messo in commercio senza la sua autorizzazione. Donda è molto più cupo del precedente Jesus is king, e alterna temi legati alla fede con i riflessi del vecchio Kanye. È un disco molto lungo, con un elenco vertiginoso di ospiti, alcuni dei quali aiutano West a creare le gemme più brillanti: Jay-Z arricchisce la reunion in stile Watch the throne di Jail; i Lox compaiono in Jesus lord; Playboi Carti e Fivio Foreign si mangiano Off the grid. Questi pezzi sono tra i migliori pubblicati da West negli ultimi anni. Tuttavia quando ci sono così tanti chef in cucina a volte si fa confusione, soprattutto quando non c’è Ye dietro al microfono. La mole di ospiti e la genesi complicata del disco hanno impedito a Donda di essere la miglior cosa possibile. Far ascoltare al pubblico tre versioni diverse dei pezzi durante gli streaming pubblici che si sono tenuti nei giorni scorsi negli stadi di Atlanta e Chicago non è stata una buona idea. L’energia che Kanye trasuda in _Donda _si sente, ma il disco poteva essere molto meglio.
Riley Wallace, Exclaim
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Questo articolo è uscito sul numero 1425 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati