◆ La frequenza delle tempeste tropicali nei mari del Nordamerica tende ad aumentare alla fine dell’estate, quando le acque sono più calde. Questo agosto non ha fatto eccezione. Anzi, la stagione degli uragani è stata più intensa del solito a causa di particolari condizioni atmosferiche e oceaniche.

Quest’immagine, scattata dal satellite Goes-16 (Geostationary operational environmental satellite), operato dall’agenzia statunitense Noaa in collaborazione con la Nasa, mostra quattro tempeste in varie fasi di sviluppo. È visibile anche il fumo degli incendi che dall’inizio dell’estate infuriano in California, nell’ovest degli Stati Uniti.

Dopo aver portato forti piogge sull’isola di Hispaniola (divisa tra Haiti e la Repubblica Dominicana), e aver reso più difficili le operazioni di soccorso per il terremoto di magnitudo 7,2 sulla scala Richter che ha colpito Haiti, l’uragano Grace si è diretto verso il Messico, dove ha causato almeno undici vittime.

Nel frattempo, la tempesta tropicale Fred si stava dissipando sul nordest degli Stati Uniti dopo aver raggiunto la terraferma qualche giorno prima in Florida. La tempesta, che ha causato allagamenti in Florida, Alabama e Georgia, è stata la quarta a raggiungere gli Stati Uniti quest’anno, dopo Claudette, Danny ed Elsa. Henri, visibile al largo delle Bahamas, è diventata la quinta: il 22 agosto ha raggiunto la costa del Rhode Island, lasciando più di 120mila persone senza elettricità.

Nell’oceano Pacifico orientale, invece, si è formato l’uragano Linda, con venti fino a 209 chilometri all’ora. Linda è un uragano “anulare”, dotato quindi di un occhio grande e simmetrico e di una struttura compatta che lo rendono più intenso e resistente.–Adam Voiland (Nasa)

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Questo articolo è uscito sul numero 1424 di Internazionale, a pagina 107. Compra questo numero | Abbonati